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Di fronte a minacce cyber crescenti, la gestione organizzata della sicurezza informatica diventa una garanzia per la reputation aziendale. Scopriamo insieme gli step fondamentali per implementare una strategia di IT Security efficace.

Che sia gestito internamente o affidato a fornitori terzi, l’IT Security Management è oggi un processo chiave per qualsiasi organizzazione, indipendentemente dalle dimensioni o dal settore di attività.

Negli ultimi cinque anni, anche a seguito dell’incremento dei processi digitali registrato durante la pandemia gli attacchi informatici in Italia sono aumentati del 527%. Un dato che preoccupa e dimostra l’assoluta necessità di implementare strategie di Data Protection e Cybersecurity organizzate.

La gestione proattiva della sicurezza IT è infatti un vero e proprio processo strategico, che mira a proteggere l’azienda da minacce cyber interne ed esterne: violazioni dei dati, attacchi informatici, malware e altre potenziali vulnerabilità. Questo approccio preventivo aiuta a garantire la riservatezza, l'integrità e la disponibilità dei dati, oltre alla Business Continuity.

IT Security Management: gli step per proteggere l’impresa

L'adozione di misure preventive e tecnologie adeguate non solo riduce l'esposizione degli asset critici, ma permette, nel caso in cui l’azienda subisca un attacco, di limitarne l’impatto. Prevenire permette inoltre di contenere le perdite finanziarie derivanti dal pagamento di un riscatto, oppure da periodi - più o meno prolungati - di interruzione dell’operatività.

Tra i dati più significativi registrati recentemente, anche quelli diffusi da VEEAM, nel suo State of Ransomware Trends Report 2023: stando al principale player nel campo dei software di backup, il 76% degli attacchi hacker alle aziende vanno a buon fine, riuscendo a criptare dati sensibili, e il 93% di essi prende di mira anche i backup.

IT Security Management: gli step per proteggere l’impresa FONTI: RAPPORTO CLUSIT 2023; VEEAM STATE OF RANSOMWARE TRENDS REPORT 2023

Gli attacchi informatici possono avere conseguenze significative anche sulla reputazione aziendale. Il furto o la divulgazione non autorizzata di dati sensibili e la sospensione dei servizi possono infatti erodere la fiducia dei clienti. La capacità di saper gestire tempestivamente crisi di questo tipo, attraverso l'implementazione di robuste misure di sicurezza, aiuta a preservare la reputazione e mantenere costante la fiducia dei propri stakeholder.

IT Security: gli step per una gestione efficace

In uno scenario aziendale sempre più digitalizzato e sottoposto al rischio informatico, la risposta delle aziende deve quindi essere il più possibile strutturata ed organizzata: vediamo nel dettaglio i diversi step per una corretta gestione dell’IT security.

  1. Valutazione dei rischi per l’azienda

    La prima fondamentale fase, utile a impostare una strategia di IT Security Mangement efficace, è la valutazione dei rischi: consiste nell’identificare le informazioni sensibili e gli asset critici dell'organizzazione. Si può accompagnare ad un’analisi preventiva delle potenziali minacce e ad una valutazione del possibile impatto derivante da un eventuale attacco. Questa valutazione consente di concentrare le difese sulle aree più vulnerabili e prioritarie e, se necessario, provvedere a migliorare la dotazione tecnologica in possesso, per garantire proattività di fronte alle minacce cyber.

  2. Definizione di politiche e procedure di sicurezza

    Definire chiaramente le politiche e le procedure di sicurezza dell'informazione è lo step successivo. Le politiche devono coinvolgere tutti gli ambiti: la Data Protection e l'accesso alle risorse, la gestione delle password, la condivisione dei dati e l'uso di clients e dispositivi. Le procedure dovrebbero stabilire le azioni da intraprendere in caso di violazioni o incidenti di sicurezza, con specifiche policies relative alla gestione della Business Continuity e del Disaster Recovery. Uno degli interventi consigliati, per qualsiasi organizzazione, è la separazione del Network Management tra infrastruttura IT e clients mediante VLAN, per tutelare gli asset critici (come Switch, Server e Backup).

  3. Consapevolezza e formazione degli utenti

    Per non rendere la gestione della sicurezza monodirezionale, è necessario mettere in atto una strategia di formazione e sensibilizzazione del personale dipendente, così che anche gli utenti, dal basso, siano in grado di attuare le principali best practices di sicurezza IT. Secondo le statistiche dell’Internet Crime Complaint Center, phishing e frodi simili sono stati il ​più comune crimine informatico segnalato negli USA nel 2021, con 324mila persone colpite. Si stima che il vettore di attacco comprenda una componente di social engineering nel 90% dei data breaches e il 60% degli attacchi informatici a business e infrastrutture. La tendenza è confermata dal report Threat Intelligence Report di Exprivia: phishing e social engineering mantengono il primato come tecnica di adescamento più utilizzata, anche in Italia. Per questo motivo è fondamentale organizzare sessioni di formazione regolari per educare i dipendenti su minacce, pratiche di sicurezza e uso responsabile dei sistemi informatici. Con appositi software possono essere inoltre simulati attacchi per monitorare le reazioni e individuare azioni correttive (phishing didattico).

  4. Controllo degli accessi

    Tra gli step essenziali c’è anche l’implementazione di una rigorosa politica di controllo e limitazione degli accessi ai dati e ai servizi. Livelli multipli di autorizzazione, autenticazione multifattore con Token 2FA (Two Factor Authentication) e accesso esterno alla rete aziendale protetto via VPN sono solo alcune tra le misure consigliate. È importante monitorare continuamente e revocare regolarmente gli accessi agli ex dipendenti o ai fornitori che hanno terminato la collaborazione. Inoltre, una gestione avanzata della sicurezza delle password e il potenziamento della sicurezza di quelle già in uso per l’accesso a server, infrastruttura e clients garantisce una protezione ulteriore. In questo articolo i nostri consigli per una gestione sicura delle password.

  5. Tecnologie per il monitoraggio continuo

    Implementare soluzioni di monitoraggio e rilevamento delle minacce è fondamentale per identificare in anticipo attività sospette o anomalie nel sistema. Il monitoraggio continuo consente di rilevare e rispondere tempestivamente agli attacchi informatici tramite l'utilizzo di soluzioni di sicurezza avanzate come la threat intelligence e l'analisi dei log. Per intercettare e bloccare gli attacchi sul nascere possono essere installati sistemi antivirus di nuova generazione, gestiti con Managed Endpoint Detect Response (EDR) mediante Security Operation Center (SOC) dedicato. Attraverso software di IT Monitoring inoltre, tutta l’infrastruttura può essere tenuta sotto controllo per rilevare proattivamente eventuali malfuzionamenti e poter agire con tempestività.

  6. Backup e recovery dei dati

    Come rilevato da VEEAM nel suo ultimo report, la stragrande maggioranza degli attacchi informatici colpisce anche il backup. Ciò non significa che la strategia di recovery non sia necessaria, e anzi, un solido piano di backup e ripristino dei dati può ridurre l'impatto di un eventuale attacco ransomware, ma anche di guasti hardware o altri fenomeni che possono causare la perdita o compromissione del dato. Un perfetto sistema di backup deve prevedere molteplici supporti e copie dei dati: hot, cold, offline ed immutabili. L’utilizzo di supporti fisici, come il Tape Storage, può rivelarsi provvidenziale: per saperne di più leggi questo contributo.

Un solido IT Security Management plan richiede quindi una combinazione di strategie e tecnologie. Seguendo questi step e queste best practices, le organizzazioni possono ridurre notevolmente il rischio di violazioni della sicurezza, proteggere le informazioni sensibili e tutelare il loro business.


Our sources:

https://clusit.it/rapporto-clusit/
https://www.veeam.com/ransomware-trends-report-2023
https://www.exprivia.it/it-tile-exprivia-threat-intelligence-report-2022/
https://www.wearequantico.it/it/password-management-il-fattore-chiave-per-la-protezione-dei-dati-personali
https://www.wearequantico.it/it/i-dati-aziendali-in-cassaforte-ritorno-al-backup-offline/

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