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Social Commerce: come farsi trovare preparati

Nel mercato italiano il fenomeno è ancora in divenire, ma per le aziende che investono in digitale è già arrivato il momento di prepararsi al Social Commerce. Vi suggeriamo alcune best practices per migliorare la strategia social e anticipare questo trend.

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Per Social Commerce si intende la possibilità di iniziare e concludere un percorso di acquisto online all’interno di una piattaforma social, senza la necessità di passare attraverso il sito eCommerce. Parliamo, quindi, di un’esperienza nativa e fluida, perfettamente integrata nella UX del social stesso.

In Italia, al momento, nessun social network offre questa funzione: Facebook e Instagram hanno integrato una vetrina collegabile al proprio eCommerce, TikTok e Pinterest stanno studiando nuove soluzioni business, ma ancora nessuna di queste applicazioni consente di completare l’acquisto al proprio interno.

Si stima invece che la Cina, da anni punto di riferimento in materia di nuovi trend social ed eCommerce, abbia generato nel 2021 un introito di 351 miliardi di dollari di vendite tramite piattaforme di Social Commerce. Anche gli USA hanno già sperimentato i benefici di questo nuovo strumento: secondo un recente studio di eMarketer, si ipotizza che entro la fine di quest’anno gli acquisti social arriveranno a 36 miliardi di dollari (+38% rispetto al 2020).

<?= $title;?> FONTE: GroupM Business Intelligence & Insight – elaborazioni su dati eMarketer

Per il nostro Paese possiamo solo fare qualche proiezione e analizzare i dati che ci indicano la propensione degli italiani ad acquistare da smartphone e a utilizzare i social. Non è irrilevante, infatti, che ben il 58% della popolazione italiana ­– ovvero quasi 35 milioni di utenti – sia attiva sui social media con in media 1 ora e 52 minuti al giorno trascorsa su queste applicazioni (secondo i dati provenienti dal Report Digital 2021 di We are social e Hootsuite). 

<?= $title;?> FONTE: “Never Ending Commerce” (Nov. 2021) – GroupM Business Intelligence & Insight

Quella alla quale stiamo assistendo è una graduale trasformazione delle piattaforme social in veri e propri ecosistemi di eCommerce, che promuovono la presentazione e la vendita dei prodotti. Tra i giovanissimi, infatti, i social sostituiscono in larga parte la funzione dei motori di ricerca per trovare informazioni sui brand.

<?= $title;?> FONTE: We Are Social – Digital 2021, Global Overview Report

Cosa sta succedendo, quindi, alle piattaforme di social network che conosciamo? Sembrerebbe che stiano diventando un’evoluzione dei marketplace: un luogo in cui trovare tutto ciò che viene venduto online, insieme a tutte le altre informazioni (storia del brand, descrizione del prodotto, suggerimenti di utilizzo, recensioni e via dicendo).

Già da qualche anno Amazon ha cercato di portare sulla propria piattaforma una tipologia di esperienza simile, introducendo i cosiddetti ‘store’, ma è indiscutibile che sia molto più semplice la trasformazione di un social in marketplace rispetto al contrario, almeno per quanto riguarda la completezza delle informazioni su brand e prodotti e sulla frequenza di utilizzo.

Ma la presenza social è davvero una leva decisiva per incrementare gli acquisti online? Uno studio statunitense condotto nel 2020 da Sprout Social e Mobile Marketer dimostra che il 90% degli utenti preferisce acquistare dai marchi che segue sui social e tende ad essere più fedele ad essi; la loro spesa è, infatti, passata dal 12% al 75% in tre anni.

Prepararsi al Social Commerce: le best practices già attuabili

Ora che sappiamo cos’è il Social Commerce e come sta influendo sui mercati extra europei, possiamo provare a stilare una lista di best practices e interventi da fare per essere pronti al suo arrivo anche in Italia.

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1- Predisporre i social alla vendita online

Creare uno shop Facebook e Instagram è sicuramente il primo passo. Questo strumento permette di avere un catalogo prodotti visibile anche sulle pagine social e di taggare i prodotti nei post e nelle stories che verranno pubblicate. Sarà proprio questo shop, ad oggi collegato all’eCommerce corrispondente, ad essere implementato e a consentire la transazione all’interno del social stesso, quindi meglio farsi trovare preparati e prendere dimestichezza con lo strumento. Lo shop social può essere creato a mano ma esistono diversi tool che sincronizzano l’aggiornamento dello shop con l'eCommerce in modo del tutto automatizzato.

2- Pubblicizzare i prodotti sui social

Anche se non è ancora possibile usufruire di un’esperienza di Social Commerce completa, attraverso i social possono essere sfruttare diverse tipologie di annunci come:

  • le Dynamic Product Ads su Facebook o Snapchat, le quali consentono di gestire un catalogo direttamente sulle adv del social network, con un funzionamento simile a Google Shopping. Queste adv permettono di promuovere gli articoli più pertinenti per ogni utente, sfruttando il pixel di Facebook e i meccanismi di remarketing. In questo modo, semplicemente caricando il proprio catalogo prodotti e impostando la campagna, si potranno mostrare i propri prodotti alle persone che vi hanno già manifestato interesse.

  • le Facebook Collection, che rendono più fluida la UX dalla scoperta di un prodotto al suo acquisto. Questo formato, infatti, permette di creare un’esperienza immersiva per l’utente, come una pagina interattiva, simile a un minisito, con video e immagini di approfondimento. L’utente vedrà inizialmente un’adv con qualche immagine ma, cliccandoci sopra, potrà accedere a una serie di contenuti che Facebook avrà selezionato in base al suo profilo e ai suoi interessi.

  • le Instagram Shopping Ads, che danno ai brand l’opportunità di taggare i prodotti visibili nelle immagini (in questo modo gli utenti possono cliccarvi per accedere alla pagina relativa del prodotto sul sito del venditore). Le inserzioni con tag del prodotto, infatti, consentono di ampliare la copertura dei prodotti mettendo in evidenza i post con prodotti da acquistare e portano le persone direttamente alla pagina con i dettagli del prodotto per scoprirne di più (da lì, possono accedere al sito web per effettuare l'acquisto). Questa inserzione, quindi, consente di collegare efficacemente social e eCommerce, rendendo l’esperienza d’acquisto unica e fluida.

  • gli adesivi link per le Instagram Stories, che hanno sostituito lo swipe up. Utilissimi per invitare l’utente a visitare una pagina esterna al social e, quindi, portarlo dove può completare l’acquisto.

  • i diversi formati pubblicitari offerti da TikTok. Ecco qualche esempio:

    • In-Feed Ads: un formato di video verticali a tutto schermo che viene mostrato nella sezione “For You” tra altri video organici.

    • TopView: un formato di video verticali a tutto schermo con audio attivo, cliccabile, che viene mostrato all’apertura dell’app in modo da catturare l’attenzione.

    • TopView Lite: mostrato all’apertura dell’app, può essere un’immagine di 3 secondi o un video verticale full-screen senza suono di 3-5 secondi.

    • Branded Hashtag Challenge: sfide tematiche per stimolare la community a produrre video, cliccando l’hashtag di campagna si atterra in una pagina che aggrega tutti gli user generated content contenenti l’hashtag.

    • Branded Effects: le aziende possono creare degli effetti personalizzati da far usare agli utenti.

3- Provare il live shopping

Questa nuova modalità di vendita online consente di promuovere l’acquisto dei prodotti durante una live sui social. Il vero live shopping prevede che la vendita si concluda durante la live e al suo interno (esistono software che consentono di mostrare prodotti e prezzo all’interno della live) ma si possono ottenere ottimi risultati anche con un metodo più ‘home made’, ovvero facendo una normale live e pubblicando nei commenti i link per acquistare i prodotti di cui si sta parlando, man mano che li si presenta. Lo shopping è sempre stato un’esperienza collettiva, mentre l’eCommerce è un’esperienza solitaria e mirata. Il live shopping, invece, ricrea l’esperienza condivisa dello shopping fisico ma con la comodità e l’efficienza dell’online (ecco perché il Social Commerce è così rivoluzionario!).

4- Concentrarsi sul contenuto

Anche se l’obiettivo primario resta la vendita, per ottenere davvero dei buoni risultati è fondamentale offrire all’utente dei contenuti utili, in questo modo sarà portato a visitare spontaneamente le pagine social del brand e a seguire con interesse quello che viene postato. È fondamentale, quindi, non pubblicare solo prezzi e inviti all’acquisto, ma preparare un piano editoriale vario e ricco di informazioni utili, come consigli e suggerimenti, cura del prodotto, backstage della produzione o della preparazione degli ordini e curiosità sul team aziendale.

Per far diventare la Social Media Strategy più funzionale alla vendita bastano quindi pochi investimenti mirati: grazie a queste mosse strategiche il Social Commerce non sembrerà più una meta troppo distante..


Our sources:

https://www.insidemarketing.it/glossario/definizione/social-commerce/
https://digitexport.it/promuovere-e-vendere/i-numeri-globali-del-social-commerce.kl#/
https://www.emarketer.com/content/social-commerce-2021
https://wearesocial.com/it/blog/2021/01/digital-2021-i-dati-globali/
https://www.marketingdive.com/news/90-of-people-buy-from-brands-they-follow-on-social-media-study-says/577882/
https://commercetools.com/resources/whitepaper/retail-commerce/